Come limitare l'impatto delle microplastiche negli oceani

Come limitare l'impatto delle microplastiche negli oceani

L’industria della moda è uno dei maggiori contributori all’inquinamento causato dalle microplastiche. Cosa possiamo fare a riguardo?
Circa il 35% di tutte le microplastiche rilasciate negli oceani provengono da tessuti sintetici. Ogni anno vengono scaricate nelle acque di rifiuto tra la mezza e la tonnellata di microplastiche dovute al lavaggio di capi con fibre sintetiche.
Il poliestere è presente  per il 62% tra le percentuali di vari tessuti nel mercato moderno e produce rispetto al nylon sei volte tanto per quanto riguarda la quantità di microplastiche.
Le microplastiche sono particelle di plastica con un diametro inferiore a 1mm. Vengono accumulate in tutti gli ambienti marini del mondo, rappresentando una nuova forma di inquinamento e un pericolo per la salute.
Questo perchè sostenze inquinanti come i pesticidi e agenti chimici prodotti dalle varie manifatture aderiscono alle particelle che si accumulano negli ambienti acquatici e di conseguenza entrano a far parte della catena alimentare fino ad arrivare all’uomo.

COME POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA?

Acquistare capi che non presentano fibre sintetiche, ma composti da fibre naturali
Educare i clienti sui migliori modi per lavare i capi sintetici per ridurre lo sfilacciamento dei tessuti e la creazione di microplastiche
Fa differenza il modo in cui il tessuto (pur essendo sintetico) viene filato
Acquistare prodotti da brand che hanno a cuore la sostenibilità e l’ambiente

Uno dei brand più attenti e sensibili verso la salute dei nostri mari e oceani è:

O’NEILL BLUE

O’Neill produce una collezione , O’NEILL BLUE, studiata per durare, con più circolarità dei prodotti e con attenzione al futuro del pianeta.
Un prodotto viene marchiato O’NEILL BLUE quando almeno il 50% della composizione deriva da materiali ricilati o sostenibili.
8 prodotti su 10 della collezione primavera/estate di O’Neill fanno parte di O’Neill Blue.
O’neill nel suo report per la sostenibilità del 2021 prevede quattro pilastri:
PRODURRE CAPI MIGLIORI strutturati per durare nel tempo
MIGLIORARE LA CATENA DI FORNITURA
CAMBIARE IL MODO IN CUI SI LAVORA

per migliorare costantemente e ridurre l’impronta ecologica
GIVE BACK TO SOCIETY,

educare il pubblico e gli studenti per mantenera una relazione stretta con il mare e con l’ambiente.